Un nuovo concetto di sostenibilità del packaging: il coating minerale di Qwarzo®
Qwarzo è una PMI innovativa con il quartier generale nel territorio bresciano. La sua tecnologia mette a frutto 20 anni di conoscenze e di ricerche nel campo della chimica inorganica, in particolare il suo fiore all’occhiello è oggi il coating Qwarzo®, un rivestimento brevettato invisibile a base minerale.
La tecnologia a base di silice, può essere utilizzata per sostituire la plastica e i film plastici su carta, tessuto, metallo e altri substrati, conferendo al materiale cui viene applicato nuove caratteristiche funzionali, nuova identità e prestazioni elevate. Per esempio, la carta rivestita diviene resistente al calore, al freddo, all'acqua, all'olio, al vapore, alle sostanze chimiche e acquisisce resistenza meccanica. Di questa innovativa soluzione parla Emiliano Caradonna, CEO di Qwarzo che parte con una riflessione sull’importanza di Ipack-Ima:
“Abbiamo partecipato a diverse fiere negli anni e Ipack Ima si contraddistingue sia per la professionalità del team dell’organizzazione che per la qualità nella proposta di espositori. Infatti, è proprio nelle manifestazioni fieristiche che costruiamo Partnership e relazioni importantissime per il nostro business sia con i converter che con i brand owner interessati a una transizione sostenibile quanto efficiente. Uno dei motivi per cui la nostra soluzione Qwarzo® è innovativa è che garantisce proprietà straordinarie grazie alla barriera a base silice che, per esempio, sulla carta chiude le porosità, rinforzandola. Un altro aspetto innovativo è che il nostro modello di business non si limita alla formulazione del coating o del prodotto finito, ma comprende una soluzione tecnologica completa che permette alle aziende, con speciale riferimento al settore del packaging di convertire le loro linee produttive, rispondendo pienamente, e in tempi consoni, ai target di sostenibilità. Abbiamo lanciato all’inizio i prodotti finiti con la nostra tecnologia per dimostrare la scalabilità del prodotto e negli ultimi 18 mesi abbiamo lavorato per fornire innovazioni che ci permettano di lavorare a soluzioni pronte per il mercato per accompagnare le aziende nel loro percorso verso la circolarità, permettendo loro di rispondere a un mercato in continua evoluzione, complici i nuovi regolamenti e direttive per gli imballaggi.”
Rendere circolare la produzione del packaging in carta
Con le soluzioni Qwarzo®, quindi, le aziende possono rispondere alle nuove richieste di circolarità, allineandosi a un trend che abbraccia il riciclo e che richiede a tutti i produttori di innovarsi in direzione della mono materialità e sostenibilità.
Ma non solo: dove viene premiato il riciclo di alto valore e dove la carta nei prossimi anni dovrà avere un tasso di riciclo sempre più alto (85% entro il 2030), la nostra tecnologia, funzionalizzando senza alterare la riciclabilità del materiale stesso, è ormai riconosciuta come una soluzione circolare che supporta e accelera le politiche ESG aziendali rendendo le proprietà di barriera della carta totalmente affidabili oltre che sostenibili.
Dialogo costante con il mondo del packaging machinery
Per comprendere le dinamiche del mercato del packaging e interpretarle al meglio, Qwarzo promuove un costante dialogo con tutti gli attori dell’ecosistema packaging, come del resto dimostra la partecipazione a una fiera come Ipack Ima, su questo punto Caradonna mette in evidenza la forte propensione al networking dell’azienda: “Puntiamo a Partnership di valore che permettano uno scambio tra le nostre conoscenze scientifiche e industriali e quelle straordinarie del packaging italiano. Ascoltiamo le esigenze dell’industria del packaging e su queste innestiamo dei percorsi di innovazione creando nuove soluzioni, mettendo in campo tutte le nostre competenze, insieme sviluppiamo progetti per poter dare vita a prodotti più sostenibili, nel materiale e nel design. In questa chiave anche misure come il regolamento Packaging & Packaging Waste o la direttiva SUP possono essere viste come estremamente positive e stimolanti, a dispetto dei timori del mercato italiano.
Il PPWR come opportunità
Sul nuovo regolamento, Qwarzo anziché intravedere delle criticità individua delle ottime opportunità perché le percentuali fissate per definire il materiale prevalente aprono importanti prospettive nella gestione della filiera del riciclo a cui avviare un prodotto trattato con il coating minerale.
“Il PPWR può essere una grande opportunità per il packaging” continua Caradonna “in particolare perché ha fissato dei paletti concreti relativamente ai materiali compositi e delle tempistiche realistiche per consentire al sistema di adattare le proprie linee di produzione nell’ottica sia di ridurre il quantitativo di rifiuti, sia di elevare la qualità del materiale da riciclare. Grazie al regolamento, tutta la filiera è spinta a innovare con la consapevolezza dell’esperienza di anni nel settore, i consumatori sono sempre più orientati alla sostenibilità ma anche a semplificare i percorsi di separazione e riciclo. Ecco perché in fondo misure come il PPWR semplificano i termini del riciclo e supportano l’innovazione. La nostra tecnologia basata su un coating inorganico, oltre a rispondere pienamente ai requisiti normativi dei regolamenti sugli imballaggi e alle direttive per il monouso, non rientra nelle tecnologie riconducili ai polimeri plastici e di conseguenza alla plastic tax.”
Il trend del mercato tra sostenibilità e packaging design
Emiliano Caradonna conclude indicando quali nuovi trend veda in un mercato dinamico come quello del confezionamento e imballaggio: “Il packaging è sempre più un vettore di coerenza su certi messaggi. I trend sono conseguenza di nuove leggi e una rinnovata consapevolezza dei consumatori, che rappresentano opportunità straordinarie e nuovi segmenti di mercato, specialmente per chi integra le nuove tecnologie. Ma serve accettare il cambiamento. Pensiamo al PPWR e agli obblighi di riuso che sono stati rivisti nel percorso di approvazione del regolamento. È molto difficile immaginare prodotti in plastica riutilizzabili, che siano adatti ad essere industrializzati, che non generino microplastiche, siano durevoli e abbiano una ridotta carbon footprint. Una criticità che sta spingendo molti player della plastica ad entrare nel mercato della carta, portando a una contaminazione che sta generando una competenza nuova, costruita attorno allo scambio delle informazioni e delle esperienze di due mondi che non si sono mai parlati. Noi crediamo che innovazione e creatività siano gli elementi strategici per il futuro del settore”.
“Su questi elementi costruiamo la nostra proposta di valore e c’è oramai un ecosistema di stakeholder che crede in noi e in questa nuova tecnologia innovativa come risposta ai problemi legati ai cambi normativi e alle urgenti questioni di tutela dell’ambiente e della salute. I riconoscimenti non stanno tardando ad arrivare. Dall'inizio del 2024 Qwarzo ha vinto con la sua barriera priva di plastica l'Innovation Award con Gongola Packaging al SIGEP, è stato nominato come finalista del Tocco Award per la categoria FUTURE VISIONARY MATERIAL, ha vinto il Green Product Award per la categoria Packaging, ha ricevuto una menzione speciale come Materiale Innovativo al concorso Avantgarde 2024, contestuale al Packaging Première e la nomina come finalista per l'European Green Award che si terrà a fine mese a Milano. L’interesse per Qwarzo® è al momento davvero altissimo anche da parte di grandi Brand e dell’industria del Packaging. Stiamo lavorando con diversi Partner e Converter che si sono già affidati alla nostra tecnologia per la conversione sostenibile, ottenendo ottimi riscontri dal mercato con esempi di aziende come Flo e Alcas rispettivamente leader nel settore vending e nei prodotti per la gelateria. Insomma, le soluzioni per la transizione green del packaging ci sono, noi ovviamente siamo convinti che la nostra sia davvero la nuova generazione di coating”.