Con un’esperienza di oltre 75 anni nella progettazione di packaging flessibili e un consolidato know-how nella lavorazione della carta, Sacchital Group si presenta a IPACK-IMA 2022 come partner ideale per lo sviluppo di packaging flessibili ecosostenibili nei settori food, cosmetico e parafarmaceutico. Infatti, stanno trovando sempre più ampia applicazione le linee di packaging riciclabili a base carta Paperflex System®, certificati secondo il metodo Aticelca, i packaging compostabili recuperabili nella raccolta organica Compoflex System®, certificati da TÜV Austria, e i packaging in plastica monomateriale Monoflex System®, certificati come riciclabili dall’istituto tedesco Cyclos.

Tutte soluzioni sostenibili e innovative, studiate per rispondere alle normative ambientali e venire incontro alle attuali esigenze del mercato. Abbiamo approfondito questo argomento intervistando Paola Cerri, Sales & Marketing Manager di Sacchital Group.

Imballaggi flessibili: quali sono i vantaggi e perché rappresentano il packaging del futuro?

“In ottica di sostenibilità, il packaging flessibile è vincente.” dichiara Paola Cerri “Leggeri, semplici da aprire e pratici da trasportare: gli imballaggi flessibili sono ecosostenibili per definizione, in quanto contribuiscono a ridurre lo spreco alimentare prolungando la vita di un alimento anche centinaia di volte rispetto al suo ciclo di deperimento naturale.

Nel mercato Europeo del largo consumo, gli imballi flessibili sono utilizzati per oltre il 47% di tutti i beni di consumo (fatta eccezione per le bevande) ma rappresentano solo il 13% in termini di peso del materiale di confezionamento utilizzato (Fonte: IFEU Institute for Energy and Environmental Research, 2019).

Gli imballaggi flessibili fanno della loro estrema versatilità un punto di forza che li ha resi da sempre tra i prodotti di confezionamento preferiti in diversi settori, in particolare nella categoria food. Ma non solo: oggi il packaging è chiamato a rispondere a nuove esigenze strettamente connesse alla sostenibilità ambientale, alla qualità dei materiali che lo compongono e al loro ruolo nel fine vita. Ed è proprio in questa direzione che si rivolge la nostra ricerca.

Dal punto di vista del consumatore, il packaging incide per il 32% a definire la sostenibilità di un prodotto alimentare, al secondo posto subito dopo il metodo di produzione, che impatta per il 33% (Fonte: Nomisma – Osservatorio Packaging del Largo Consumo/Consumer Survey, Gennaio 2021). Sia che venga realizzato con materiali rinnovabili o riciclabili, sia che venga semplificato o “alleggerito” al fine di ridurre l’overpackaging, risulta chiaro quanto la sostenibilità ambientale del packaging rappresenti una leva di marketing fondamentale nel guidare le scelte d’acquisto del consumatore, sempre più sensibile, informato ed “educato” al tema del riciclo.

Quali sono le novità tecnologiche e le proposte più recenti che avete introdotto sul mercato?

Il nostro portfolio comprende diverse soluzioni di packaging sostenibili, che trovano applicazione in svariate categorie merceologiche, dal bakery ai freschi, dal caffè al cioccolato, dalla frutta secca alla quarta gamma. Molte di queste sono già state testate e industrializzate, altre sono in fase di sviluppo.

La tecnologia Sacchital è capace di assicurare una perfetta conservazione del prodotto garantendo le proprietà di barriera necessarie, proteggendo gli alimenti da ossigeno, vapore, luce e atmosfera esterna e mantenendo elevate performance ed efficienza in fase di confezionamento. Grazie alla particolare attenzione posta al fine vita ecosostenibile, inoltre, la scelta di questa tipologia di imballaggio permette di accedere ad importanti vantaggi fiscali rispetto ai materiali tradizionali.

Il 2021 ha visto uscire sugli scaffali i primi pack di chips e snack in carta e la prima linea di cioccolato confezionata in un innovativo imballo compostabile ad alta barriera, PaperCompost/HB®: lo stesso che ci ha consentito di vincere, insieme al Gruppo Colussi, il premio “Best Packaging 2021” organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio, e che ha recentemente ottenuto un riconoscimento nel contesto del “Bando CONAI per l’Ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare”, al fine di valorizzare le soluzioni di imballaggio più innovative e sostenibili immesse sul mercato.

Sempre in termini di innovazione e progettazione per l’ecosostenibilità del packaging, abbiamo arricchito la nostra linea Paperflex® System testando con successo nuove soluzioni in carta riciclabile per flowpack monoporzione e multiporzione con proprietà di alta barriera. Grazie all’utilizzo di carte e film ultrasottili siamo riusciti a rispettare le performance dei film tradizionali, riducendo significativamente l’impatto ambientale del packaging. Questo è stato confermato anche dagli studi di LCA (Life Cycle Assessment) che abbiamo eseguito comparando la nostra soluzione a base carta con il packaging in monofilm. Si tratta di un metodo scientifico che permette di misurare e valutare le prestazioni ambientali di un prodotto nel suo intero ciclo di vita, considerando: l'estrazione e il trattamento delle materie prime, il consumo delle risorse coinvolte, la materia e l’energia utilizzati nei processi produttivi, gli impatti derivanti dall’uso del prodotto, i rifiuti e l’inquinamento creati durante tutto il processo fino al termine del ciclo di vita.

Quali sono i vostri prossimi obiettivi e quali novità state sviluppando?

“Il focus sull’ecodesign ci sta guidando verso lo sviluppo di un’ampia gamma di soluzioni di packaging avanzate” prosegue Paola Cerri “caratterizzate da un’altissima barriera all’ossigeno e da un’elevata percentuale di carta - superiore al 95% - che ci consentirà di raggiungere un livello di riciclabilità A secondo il metodo Aticelca, espressamente richiesto da Paesi come Germania, Austria e UK. Parliamo quindi di una proposta in fase di test altamente innovativa, che consente multiple opzioni di fine vita e che permetterà di coniugare le potenzialità di riciclo e l’estetica del packaging in carta con le proprietà meccaniche e di resistenza del packaging tradizionale.

Le normative internazionali e l’affermarsi di nuovimodelli di distribuzione e consumo ci impongono di progettare imballaggi sempre più sostenibili, ‘leggeri’ e facili da riciclare. Il nostro obiettivo consiste nel creare valore e nell’offrire al cliente soluzioni concrete e un servizio sempre più completo, in linea con le attuali richieste del mercato. Per questo investiamo continuamente in Ricerca& Sviluppo e nelle nuove tecnologie: vogliamo contribuire a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG- Sustainable Development Goals) che mirano a realizzare, entro il 2030, progressi significativi nelle sfide mondiali in campo economico, sociale e ambientale.”

Che aspettative avete sulla manifestazione?

 “Ipack IMA è un appuntamento di richiamo internazionale per i professionisti dell’industria alimentare in cui operiamo, un’occasione importante di incontro e di scambio per creare nuove opportunità di business, fare networking e presentare le nostre innovazioni. Da IPACK-IMA 2022 ci aspettiamo di entrare in contatto con un pubblico sempre più selezionato e informato alla ricerca di soluzioni innovative in tema di materiali performanti e ad alto valore aggiunto, con un particolare focus su sostenibilità ed Economia Circolare.

In questo scenario risulta evidente il ruolo che un’azienda come la nostra possa ricoprire in questo contesto, supportando attivamente il cliente nella progettazione di packaging in ottica circolare e promuovendo l’educazione e il coinvolgimento dei consumatori riguardo alle scelte di sostenibilità. La fiera IPACK-IMA 2022 rappresenta per noi un’occasione in cui avremo il piacere di presentare e condividere tutte le nostre proposte più innovative.