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11/11/21

Sempre pronti all’innovazione, anticipando i tempi con Famar Tec

Famar Tec, azienda storica bolognese, nasce nel 1969 nella culla della packaging valley, per essere poi acquisita, nel 2015, dal Gruppo Industriale Curti, attivo nel settore metalmeccanico con una forte differenziazione di business e già presente nel mondo del packaging sia alimentare che farmaceutico. Uno dei protagonisti dell’operazione dimerging and acquisition è Alessio Wagner, che ricopre oggi il ruolo di Direttore Generale, intervistato in previsione della partecipazione a Pharmintech by Ipack Ima.

 

Che novità tecnologiche state presentando al mercato in questo periodo?

“Famar Tec è un marchio storico nella produzione di macchine automatiche per il packaging primario e secondario. Siamo principalmente rivolti al mercato farmaceutico e nutraceutico ma vantiamo clienti e applicazioni anche nel mercato cosmetico, alimentare e del tabacco. Siamo da sempre fortemente rivolti all’innovazione dei nostri prodotti e ultimamente siamo focalizzati sullo sviluppo di soluzioni tecniche maggiormente sostenibili, al fine di ridurre i consumi delle utilities delle nostre macchine. A tal proposito, alla prossima edizione di IPACK-IMA presenteremo la nostra nuova linea integrata di blisteratura, Connexa 600, frutto di una progettazione estremamente ergonomica e finalizzata alla minimizzazione dei tempi di cambio formato e dei consumi di energia elettrica e aria compressa. Altro tema è la capacità di intercettare i trend di mercato quali, ad esempio, la sempre maggior diffusione di farmaci oncologici per via orale. Ciò impone di equipaggiare le blisteratrici con idonei sistemi di contenimento. Non realizzando tali sistemi, lavoriamo in partnership con i main providers, predisponendo meccanicamente ed elettronicamente le nostre macchine. “

 

Wagner riflette poi sull’impatto della pandemia nel modo di fare business e prosegue:

“L’emergenza sanitaria ci ha imposto di ripensare al modello del service. Abbiamo rafforzato l’assistenza da remoto, che è oggi fondamentale per supportare i clienti sul mercato. La pandemia ci ha imposto di rivedere anche le modalità esecutive dei collaudi delle macchine prima della spedizione. Dovendo prescindere dalla presenza fisica dei clienti, abbiamo adottato nuove tecnologie per consentire collaudi virtuali in remoto, avvalendoci di aziende specializzate in riprese audio e video. Riprese in full HD e altresì l’utilizzo di droni ci hanno consentito di collaudare e spedire le macchine ai nostri clienti nonostante la pandemia. Questi sono elementi che sono oramai consolidati e parte della nostra offerta di servizi. Non dimentichiamoci che l’assistenza in remoto, è di serie sulle nostre macchine da molto tempo, ma questo era limitato unicamente alla possibilità di ripristinare e/o modificare il funzionamento delle macchine. Un impulso notevole, principalmente sul mercato nazionale, è stato dato dall’Industria 4.0. Tutte le nostre macchine sono state pensate per essere interconnesse ai sistemi aziendali. Abbiamo sviluppato poi sistemi sw. per facilitare la gestione della ricambistica necessaria al corretto funzionamento della macchina. Tali sw. consentono la visualizzazione dei gruppi macchina direttamente sull’HMI della macchina e l’individuazione immediata del pezzo di ricambio necessario. Una facile operazione di drag-and-drop permette di comporre il carrello e procedere con l’ordine al nostro ufficio assistenza.”

 

Ci sono mercati emergenti in questo periodo post emergenziale?

“Tra le sorprese c’è sicuramente la nutraceutica, trainante nell’ultimo quinquennio e ancora più in crescita dopo la pandemia. E’ un mercato meno complesso del farmaceutico, con regole non paragonabili per rigore ai requisiti, ma è un mercato ricco, dove ci sono alte marginalità di prodotto finale. “

 

Che prospettive vedete nel mercato dei prossimi mesi?

“Il trend è positivo, specialmente per noi che siamo impegnati nel mercato farmaceutico. I dati di UCIMA, infatti, dimostrano che sia un settore meno sofferente di altri. In generale, comunque, l’industria del packaging è stata preservata e in questo contesto, il farmaceutico ancora di più. Se si andrà poi, verso una distribuzione capillare dei vaccini attraverso farmacie e la medicina di territorio, per noi potrebbe essere una importante opportunità. Quello che immagino è una distribuzione di siringhe pre-riempite o flaconi monodosi. Un mercato che, se si consolidasse, potrebbe avere un impatto importante per Famar Tec, che fornisce macchine per il packaging secondario di questi prodotti, già collaborando con i leader mondiali nella produzione di vaccini anti-influenzali. In generale, va detto che il mondo dei vaccini è un trend con prospettive positive per il 2022, dopo un 2021 già molto positivo. Altro trend a cui stiamo guardando con attenzione, è una possibile rivoluzione dei materiali utilizzati nel packaging. Tema che, in un mercato come il farmaceutico non è dominante e preminente come l’alimentare. Però, la migrazione verso un packaging che minimizzi l’utilizzo delle plastiche e faccia scelte più green come cartone e carta, sarà da tenere sotto osservazione. Credo che il segmento farmaceutico abbia questo tra i suoi obiettivi prossimi, con le case farmaceutiche produttrici che trainano la rivoluzione. E noi dovremo essere pronti, perché una macchina che oggi gestisce un materiale plastico, non è detto che nel medio e lungo termine non vada riconvertita per la gestione di materiale cartaceo. Quando parlo di carta, penso a materiali compositi con una base biodegradabile, vegetale e contenuti plastici limitati. Credo che questa transizione possa avvenire abbastanza rapidamente nel packaging secondario; mi riferisco ad esempio ai vassoi in materiale plastico utilizzati per il packaging secondario di fiale, flaconi e siringhe in quanto la sostituzione di un materiale plastico con materiale più green non ha alcun impatto sull’integrità del prodotto. Discorso diverso in merito al packaging primario quale ad esempio i materiali impiegati nei processi di blisteratura. La transizione per sostituire gli attuali materiali plastici e l’alluminio sarà molto più lenta, dovendo garantire l’integrità dei prodotti fino alla data di scadenza.”