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22/10/20

ACMA, tra sostenibilità e digitalizzazione

Sono sostenibilità e digitalizzazione le parole chiave con cui ACMA affronta il 2020 in un mercato quasi totalmente rivolto all’estero. Abbiamo chiesto a Federico Testarella, CEO, alcune riflessioni sui prossimi mesi e una panoramica del mercato in cui si muove l’azienda del gruppo COESIA.

 

Quali sono le vostre novità tecnologiche e le proposte per il mercato?

 

Da sempre ACMA si è caratterizzata per un’offerta al top di gamma nei mercati in cui opera, e gli sforzi di ricerca e sviluppo degli ultimi anni si sono concentrati a mantenere questa posizione di leadership tecnologica, sviluppando soluzioni sempre più affidabili per rispondere alle diverse esigenze dei clienti. Una particolare attenzione, soprattutto nell’ultimo periodo, è stata riservata a tutte le tematiche riguardanti tecnologie digitali e alla crescente attenzione sul tema sostenibilità.

 

L’innovazione digitale del nostro portafoglio punta alla realizzazione di una macchina sempre più “smart”, in grado di interagire in maniera efficace con l’operatore e di interpretare parametri di funzionamento e condizioni al contorno per ottimizzare in tempo reale le proprie performance. Nella strategia aziendale, questo aprirà nuove frontiere di creazione di valore con i nostri clienti, grazie ai nuovi modelli di servizio che saranno resi possibili da dati e macchine connesse.

 

Sul tema sostenibilità, ACMA si posiziona come player di primo livello, in grado di supportare i clienti dalla ricerca e validazione di materiali innovativi fino al design di nuovi concept di packaging; proprio quest’anno ACMA è tra i finalisti all’Oscar dell’Imballaggio con la sua nuova proposta per contenitore per chewing-gums, “EcoShell”.

 

Un’altra area di attività è la valutazione del livello di sostenibilità delle nostre macchine: ACMA sta infatti lavorando ad una metodologia per misurare il profilo di sostenibilità delle proprie macchine (machine life cycle assessment) in tutte le fasi del ciclo vita, così da identificare punti di forza e aree di miglioramento del proprio prodotto e del proprio processo produttivo, per intervenire in maniera mirata a migliorare il posizionamento dei propri prodotti.

 

Che aspettative avete sulla manifestazione?

 

Nella nostra visione, IPACK-IMA è un appuntamento importante che, alla luce della pandemia, assume un valore ancora maggiore. Infatti, dopo un lungo fermo delle manifestazioni fieristiche e della mobilità internazionale, che potrà perdurare anche nel 2021, IPACK-IMA probabilmente sarà il primo evento di larga scala in cui poter rincontrare fisicamente i clienti. Il contatto diretto tra cliente e azienda è fondamentale non solo per la conoscenza del prodotto, ma per nutrire una relazione duratura ed efficace, in un’ottica di scambio e crescita reciproca.

 

La vostra visione del mercato attuale e dei prossimi mesi

 

Il contesto internazionale ha generato, nei mercati in cui ACMA opera, un rallentamento delle decisioni di investimento da parte dei nostri clienti nel secondo quadrimestre dell’anno.

Fortunatamente, oggi queste incertezze sembrano essere gradualmente superate e stiamo assistendo ad un progressivo ritorno verso un normale livello di discussione con i nostri clienti.

 

La sfida dei prossimi mesi sarà riuscire agarantire il miglior livello di servizio e supporto nelle condizioni straordinarie di limitazioni alla mobilità in cui ci troviamo ad operare: ACMA ha un mercato prevalentemente internazionale, con il 95% dei propri clienti fuori dall’Italia.

Su questa tematica, ACMA e il gruppo COESIA sono già al lavoro per implementare strategie evolute di supporto remoto facendo leva su tecnologie digitali e potendo contare sulla propria rete internazionale di regions che vede una presenza capillare di tecnici in tutto il mondo.