News
05/11/20

Con Della Toffola l’economia circolare diventa realtà

Multinazionale leader nei settori packaging e processing, Della Toffola è un gruppo costituito da 17 aziende distribuite in tutto il mondo, che da oltre 50 anni offre la sua esperienza nella fornitura di macchine e impianti per i settori di enologia, beverage, lattiero caseario e alimentare, imbottigliamento e confezionamento, trattamento acque, chimica e farmaceutica. Abbiamo chiesto ad Alberto della Toffola di raccontarci le novità di mercato con cui l’azienda di Montebelluna affronta, con successo, il 2020.

 

 

Quali sono le vostre novità tecnologiche?

 

Le novità del 2020 toccano diversi mercati. Partiamo dal processing per il settore enologico. Qui stiamo sviluppando dei nuovi sistemi per la pressatura continua, dove siamo in grado di rendere più efficace il processo di vinificazione. La pressatura dell’uva in modo continuo, grazie a un sistema automatizzato, permette alle cantine di medie e grosse capacità di avere produttività continua in un settore che ha sempre lavorato a batch. Si tratta quindi di un grande vantaggio sia per la velocità di produzione che per la qualità del prodotto. Il sistema è automatico e analizza l’uva in entrata calcolando gli step di processo per operare al meglio.

 

Passando alla filtrazione, sempre in questo settore, abbiamo novità anche per il mercato della birra. Si tratta di nuovi filtri con membrana in ceramica, che permettono di recuperare la birra dai lieviti di fermentazione.

 

In ambito processing per il settore beverage, stiamo installando impianti completi di produzione bevande che coprono l’intera filiera produttiva: partendo dallo zucchero in polvere, fino alla bevanda finita. Su questo fronte collaboriamo con importanti player mondiali, che richiedono impianti ad alta cadenza.

 

Sul fronte del packaging, abbiamo inoltre macchine isobariche usate per i prodotti gasati, con la gestione del riempimento automatico mentre nel settore del latte alimentare siamo presenti con i nostri sistemi di riempimento ultra-clean che sono sempre più consolidati sul mercato.

 

La novità assoluta però arriva nel settore dell’imbottigliamento, con una tecnologia assolutamente innovativa per l’applicazione e gestione dell’etichetta avvolgente OPP in ottica green. Si tratta della de-etichettatura delle bottiglie ritornabili in Vetro o PET che prima di questa tecnologia erano difficilmente recuperabili a causa di etichette in carta e colle. Oggi, invece, recuperiamo le bottiglie facendo un breve lavaggio della superficie associato a un processo a taglio laser che rimuove totalmente l’etichetta  per un perfetto de-labeling. Oggi abbiamo già 8 impianti installati in centro America e Messico, dove recuperiamo tutte le bottiglie che arrivano dal mercato offrendo il pieno recupero circolare delle bottiglie ritornabili.

 

 

Quali sono le vostre aspettative rispetto a IPACK-IMA?

 

Ci aspettiamo gente interessata e afflusso. Le fiere mancano e sono un aspetto fondamentale nello sviluppo dei nuovi mercati, perché le video conferenze non sono la stessa cosa. Le mie aspettative sono quindi quelle di tutti: afflusso nazionale e internazionale sia per il packaging che per il processing.

 

Non siamo ancora pronti al solo business online. Ma non sarà mai la stessa cosa di un incontro, che permette il dialogo, l’osservazione dell’altro, l’attenzione all’interlocutore che il contatto umano permette.

 

 

La vostra visione del mercato attuale

 

Il 2020 nonostante tutto si sta muovendo, anche se non certo con lo stesso dinamismo che ci si aspettava a Febbraio. Il periodo Marzo-Giugno ha dato quasi l’impressione che si fermasse il mondo, poi c’è stata una ripartenza verso Luglio e ora la situazione è di nuovo incerta, anche se per noi il mercato si sta riprendendo in tutti i settori che ricopriamo. Vediamo comunque un ritorno ad investire, che certamente non eguaglia le aspettative di inizio anno ma che è confortante con la ripartenza in Medio Oriente e Asia e ora anche Sud America.