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14/04/22

Tecnologia e programmi tra innovazione e sostenibilità per la presenza in fiera di IMA

 

Multinazionale del packaging, leader nel mondo con 1.8 miliardi di fatturato, da 60 anni IMA gioca un ruolo fondamentale come motore di sviluppo e di innovazione della packaging valley. Tecnologia, sostenibilità e innovazione sono la cifra che guida la strategia di IMA, come racconta Klaus Peters, Managing Director del settore FOOD di IMA Group, anticipando le novità che i visitatori vedranno a IPACK-IMA.

 

 

Su quali tecnologie puntate in questo periodo/cosa portate in fiera?

 

“Ad IPACK-IMA porteremo tre soluzioni” racconta Peters “La prima è una Ilapak Vegatronic 6400, una confezionatrice verticale ideale per l’industria della carne che mira a soddisfare le esigenze del mercato delle proteine congelate (IQF), risultando adatta anche per frutta/verdura surgelata e formaggi, o per esigenze differenti provenienti da qualsiasi settore che richieda il rispetto di rigorosi standard igienici; la seconda soluzione è il risultato di una collaborazione tra due aziende del gruppo: Eurosicma e Ciemme. Si tratta di una linea per flow-pack ad alta velocità, per il confezionamento di barrette, dotata di astucciatrice e di un sistema pick and place con delta robot. La terza tecnologia è infine, rivolta al mondo del caffè: parliamo di una SR2 SMART, una capsulatrice su due file, capace di velocità fino a 120 capsule al minuto. Tornando al flow-pack, un trend che stiamo seguendo in questo momento è quello della saldabilità della carta. Non è facile realizzare un flow-pack di carta né saldarlo. La questione tecnica va quindi oltre il tema della sola saldatura. Ad oggi, comunque, utilizziamo diverse soluzioni che spaziano dalla saldatura a caldo a quella a freddo, fino agli ultrasuoni. Stiamo inoltre sviluppando nuove soluzioni per gestire la temperatura nell’area di saldatura e in generale guardiamo avanti rispetto al mercato, investendo molto nell’innovazione delle nostre macchine.”

 

 

Che cosa vede nel mercato dei prossimi anni?

 

Il 2020 è stato un anno di transizione: abbiamo avuto qualche calo, ma anche positive opportunità di crescita. I risultati del 2020 sono stati comunque in linea con quelli del 2019. Il 2021, invece, è andato molto meglio e per il 2022, puntiamo ad una crescita di tutto il gruppo IMA in generale, ma con uno sguardo particolare al settore del packaging per il food. Guardando al mercato e alle nuove tendenze, ci aspettiamo dei cambiamenti nello stile del packaging e l’introduzione sempre crescente di materiali alternativi. La sostenibilità è e rimarrà un tema molto importante per tutti i produttori di macchine, ma anche per i produttori di materiali. Non penso solo alla carta, ma anche, perché no, alla bio-plastica. Mi aspetto quindi una ricca offerta dai produttori di packaging, con materiali alternativi che noi produttori di macchine dovremo valutare, per individuare la tecnologia che fornisca le migliori risposte. Tutto ciò calza perfettamente con il progetto lanciato dal Gruppo nel 2019: IMA ZERO. Si tratta dell’evoluzione dell’impegno di IMA per quanto riguarda il piano di sviluppo sostenibile iniziato molti anni fa. Il progetto IMA ZERO è composto da 4 programmi principali: LOW (Low-Impact Program) si riferisce all’impegno nella riduzione dell’impatto ambientale, per quanto riguarda emissioni, sprechi e consumo di acqua ed energia. Il programma NOP (No-Plastic Program) è dedicato alla promozione dell’utilizzo di materiali eco-friendly e alla graduale riduzione della plastica nei packaging prodotti dalle nostre macchine. A tal proposito, un ruolo fondamentale è rappresentato da OPENLab, il network di laboratori tecnologici e aree test del Gruppo IMA, dedicato alla ricerca su materiali, tecnologie e processi di ottimizzazione della produzione sostenibili. Il terzo programma è chiamato E-MOB (Sustainable Mobility Program) e comprende i progetti del Gruppo riguardanti la mobilità sostenibile, così come la mobilità elettrica. Infine, YOU (Human-Centric Program) riguarda l’impegno del Gruppo nel mettere sempre al centro le persone, promuovendo progetti di pari opportunità, inclusione, integrazione, formazione, e tutto ciò che permette al personale IMA di vivere in condizioni lavorative e di vita migliori.

Tutte tecnologie che utilizziamo per rispondere alle continue richieste del consumatore finale che pone sempre nuove sfide a produttori di macchine e di materiali, chiamati a una costante ricerca ed innovazione al fine di offrire una risposta immediata ed efficace alle esigenze del mercato. In generale, qualsiasi materiale sostenibile venga proposto, con le giuste proprietà per impacchettare un prodotto, avrà la nostra attenzione. Sarà il mercato, e dunque il consumatore, a guidarci verso la scelta più adatta indipendentemente dal tipo di materiale.

 

 

Quali sono le vostre aspettative sulla fiera?

 

Il Covid ha cambiato il mondo di tutti. Se prima avevamo l’occasione di viaggiare ed incontrare persone, oggi la realtà è un po’ diversa. La pandemia ha ostacolato il confronto in fiera con i nostri clienti, riducendo anche le visite dirette in azienda. L’augurio, ovviamente, è quello di ritrovare una buona affluenza di pubblico in fiera a Milano, per una ripartenza nel segno della condivisione face to face. Forse il numero dei visitatori sarà minore, ma molto probabilmente ci saranno figure più qualificate rispetto al passato. Anche noi, come azienda, saremo presenti con un numero limitato di persone, scelte però accuratamente, per offrire la miglior esperienza possibile al visitatore.