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15/04/21

Ricciarelli: tecnologia e innovazione per soluzioni di automazione complete

Con una lunga storia che risale alla fine dell’800, Ricciarelli è oggi un gruppo multinazionale con una forte specializzazione nell’automazione industriale e nella progettazione di impianti di confezionamento. Abbiamo chiesto ad Alberto Mangani, Responsabile Ricerca e Sviluppo, e a Daniele Bagni, Direttore Commerciale, la loro visione del mercato dei prossimi mesi e il punto sul settore.

 

Che tecnologia valorizzate in particolare in questo periodo?

“Come Ricciarelli Packaging Systems realizziamo e installiamo impianti di confezionamento completi” dice Daniele Bagni “sviluppando all’interno della nostra azienda la progettazione meccanica, hardware e software di tutte le macchine componenti l’intera linea di automazione, a partire dai sistemi di alimentazione, determinazione del peso, confezionamento primario e secondario fino alla pallettizzazione. Questo ci consente di avere una visione globale del processo, offrendo soluzioni altamente integrate e tecnologicamente allineate.”

La visione tecnologica è essenziale per definire una strategia di sviluppo, dove ricerca e innovazione giocano un ruolo determinante.

“Negli ultimi anni abbiamo intrapreso diverse strade sulla base di alcuni focus tecnologici.”, afferma Alberto Mangani “Si parte dall’idea di ecosostenibilità e risparmio energetico, in particolare per il packaging primario: la continua attenzione che la società sta rivolgendo alla salvaguardia dell’ambiente ci ha portato a confrontarci con la necessità di sviluppare sistemi in grado di trattare materiali ecosostenibili, come la carta, o monomateriali riciclabili, cercando di mantenere le stesse performance produttive che si ottenevano con i film utilizzati dai produttori fino a questo momento. Inoltre, abbiamo incentivato la ricerca di nuove proposte per il confezionamento in astuccio, un’altra valida alternativa in termini di sostenibilità”.

 

Un altro tema importante è l’implementazione di interfacce smart e user friendly su cui Mangani prosegue:abbiamo sviluppato sistemi che permettessero di volta in volta una gestione dei macchinari sempre più semplice ed immediata, attraverso l’installazione di interfacce studiate per offrire livelli elevati di ergonomia. I nostri tecnici hanno la possibilità oggi di connettersi in qualsiasi momento ai macchinari tramite il proprio smartphone e gestire così moltissime operazioni direttamente: in un mondo che cambia ed evolve continuamente com’è quello in cui viviamo oggi, questo è un aiuto fondamentale per i nostri clienti.”

Anche sul fronte dell’interconnessione delle linee con i sistemi di gestione aziendale e la connettività da remoto, specialmente ai fini dell’assistenza tecnica, lo sviluppo di soluzioni innovative è continuo.

“Nell’ultimo anno”, dice ancora Alberto Mangani “abbiamo dato una forte accelerata a digitalizzazione e teleassistenza, assicurando operazioni di installazione e manutenzione da remoto, grazie alle sofisticate tecnologie impiantate sulle nostre macchine e avvalendoci, in alcuni casi, dell’aiuto di molte squadre delocalizzate di tecnici in varie aree del mondo, preparate a eseguire gli interventi necessari sulle nostre tecnologie. Tutto ciò significa essere in grado di monitorare costantemente le macchine: il passo successivo sarà quello di studiare una sorta di monitoraggio predittivo per intercettare eventuali problemi ancor prima che essi si verifichino, così da evitare interruzioni all’attività produttiva.

 

L’ attenzione all’ergonomia delle interfacce si estende al design delle macchine, che riflettono i concetti di compattezza, flessibilità, ergonomia. “Si tratta di un altro aspetto su cui abbiamo posto l’attenzione” prosegue Mangani “cioè la possibilità di offrire macchine che fossero in grado di disporre più servizi, mantenendo tuttavia dimensioni ridotte. Siamo consapevoli che gli spazi a disposizione dei produttori, nella maggior parte dei casi, diminuiscono con l’avanzare del tempo. Ecco perché ci siamo concentrati su dispositivi compatti che soddisfino un elevato standard produttivo. Le nostre soluzioni più recenti nascono nell’ottica di produrre diversi formati di confezioni occupando lo spazio di una singola macchina.”

Guardando all’offerta commerciale, tradizione e innovazione si fondono nelle soluzioni di fine linea, un tema di cui parla Daniele Bagni. “Parallelamente al packaging primario, stiamo portando avanti diversi progetti per il fine linea, per essere in grado di proporre ai nostri clienti numerose soluzioni, di volta in volta personalizzate, che assicurino estrema efficienza e velocità sia per i cartoni di tipo americano, che potremmo definire i modelli standard, sia per i sempre più richiesti cartoni espositori. Abbiamo tanti progetti sul tavolo che stiamo portando avanti e quotidianamente testando, anche insieme ai nostri clienti, per soddisfare questa domanda di mercato in continua evoluzione”.

Che aspettative avete sulla manifestazione?


“Prima di tutto” dice Bagni “ci auguriamo di poter svolgere la fiera regolarmente, perché questo significherebbe che ci siamo messi alle spalle almeno in grossa parte questo brutto periodo che tanto ha condizionato le nostre vite. Detto questo, siamo fiduciosi che IPACK-IMA 2022 possa rappresentare un’opportunità per tornare ad incontrare clienti e fornitori dal vivo: nell’ultimo anno abbiamo imparato a sfruttare appieno tutte quelle tecnologie che ci consentono di approcciare ed affiancare loro anche a distanza, ma crediamo che sia importante anche recuperare un po’ di quel contatto umano che adesso è completamente andato perso. Sfrutteremo questo appuntamento per cercare conferme sulla bontà delle nostre scelte, soprattutto a proposito dei nuovi macchinari che abbiamo in mente di presentare. Sarà interessante anche vedere e capire come evolveranno le grandi fiere di settore dopo questo periodo di stop forzato.”

 

Che prospettive di mercato vedete per il 2021?

 

“Il mercato” dice ancora Bagni “apparentemente sembra dare segnali positivi anche per il 2021: nell’anno appena trascorso abbiamo riscontrato un generale aumento dei consumi di prodotti confezionati, che si è tramutato per i nostri clienti nella necessità di implementare le proprie gamme produttive e, di conseguenza, le linee di confezionamento.
Rispetto agli anni passati sono emerse nuove aree e nuovi consumatori: pensiamo, ad esempio, ai paesi dell’Africa centrale.
D’altra parte, dobbiamo tenere conto anche che aree strategicamente importanti per noi, come i paesi del Sud America, di recente sono state investite da importanti problematiche socio-politiche, che hanno causato in generale una riduzione degli investimenti economici dei produttori. Nel complesso crediamo di poter continuare a lavorare con continuità nel corso di tutto il 2021 e di arrivare alla fiera, nel 2022, con ulteriori novità tecniche per i nostri clienti.”