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31/03/22

Ipack Ima è al fianco dei propri partner in Ucraina: la parola alla redazione di Pharmaceutical Industry Review.

In una situazione molto difficile una rivista online del settore farmaceutico, media partner di Ipack Ima, non ha abbandonato il suo campo d’azione. L’obiettivo, mantenere il contatto con i clienti e aiutare il proprio paese, l’Ucraina, a ripartire rafforzando reti commerciali e industriali e facendo informazione.

 

Abbiamo parlato con Svitlana Havrylenko Editor-in-Chief di Pharmaceutical Industry Review delle azioni in atto per sostenere l’industria farmaceutica locale, partendo dal network di relazioni in essere. 

 

 

1.       Innanzitutto, ci può dire come riuscite a gestire il vostro business in questa difficile situazione?

 

Per prima cosa, vorrei sottolineare che la "difficile situazione" è causata dalla guerra tra Russia e Ucraina, che sta facendo subire a noi e ai nostri figli le conseguenze di gravissime perdite e distruzioni. In queste circostanze - e approfitto di questa opportunità - vorrei ringraziare tutte le persone dei paesi europei per il loro sostegno. Grazie per ogni azione che avete fatto per sostenere il nostro cammino verso la pace.

 

Il team editoriale che segue la nostra rivista Pharmaceutical Industry Review e il catalogo online delle attrezzature farmaceutiche Cphem è “relativamente” al sicuro, poiché la maggior parte dei colleghi si trova ora nell'Ucraina occidentale.

 

Come avete sottolineato, la nostra economia è in una situazione complicata ed è altrettanto complicato gestire un'impresa a tempo pieno, come si faceva prima. Tutte le industrie, tra cui quella farmaceutica, si sono concentrate essenzialmente su come salvare vite e siti di produzione, sui bisogni militari e dei cittadini. Purtroppo, molti progetti interessanti che erano in fase di sviluppo sono al momento sospesi.

 

Ma continuiamo la nostra comunicazione quotidiana con i produttori farmaceutici e i partner attraverso i social media e i siti web. Fin dai primi giorni, la nostra missione è stata quella di aiutare i professionisti locali a unirsi, a fare network per rafforzare ancora di più i legami della comunità farmaceutica. E naturalmente, mantenere viva la consapevolezza sulle nuove tecnologie che possono essere utilizzate per gli obiettivi su cui le aziende si concentrano oggi. Naturalmente, tutto questo accade online.

 

 

2.       Quali effetti vede, dal suo punto di vista, sui mercati in cui opera come rivista farmaceutica?

 

La situazione pandemica aveva dato all'industria farmaceutica ucraina una significativa spinta in avanti: i migliori produttori avevano lanciato i propri centri di ricerca, sviluppato il portafoglio di prodotti, attratto investimenti stranieri, implementato nuove tecnologie.

 

Uno di questi casi di successo era diventato una storia di copertina del nostro prossimo numero; durante l'intervista avvenuta poco tempo fa con il Direttore Ricerca e Sviluppo di una delle aziende leader del settore avevamo parlato dei loro piani e delle strategie future. Ma dovremo riscriverla, perché le circostanze sono ovviamente cambiate ora a causa del conflitto. Però sono convinta che se siamo stati in grado di sviluppare l'industria farmaceutica ad un tale livello, saremo in grado di farlo ancora, ci vorrà del tempo ma ci riusciremo di sicuro.

 

Sicuramente, l'impatto degli effetti della guerra si sentirà per molto tempo, con le conseguenze di una carenza di materie prime - nonostante ricchi giacimenti presenti nella nostra regione - e la diffusione di farmaci galenici a basso costo, preparati al momento "ad personam" nelle farmacie per un consumo in tempi brevi.

 

 

3.        Avete parlato con i vostri clienti? Come stanno gestendo gli affari in questo periodo?

 

La seguente citazione di Charles Darwin descrive al meglio lo stato d'animo delle nostre aziende farmaceutiche: "Non è la più intelligente delle specie quella che sopravvive; non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella che è in grado di adattarsi e di adeguarsi meglio ai cambiamenti dell'ambiente in cui si trova".

 

La maggior parte delle aziende ha virato la propria attenzione sui bisogni dei corpi militari e dei civili e opera di conseguenza: donano e consegnano farmaci indispensabili per le linee di combattimento, pensano a piani di emergenza per trasferire alcuni stock e il personale. Tutti (a parte l'area di Kharkiv, in cui sono state distrutte tante strutture) continuano a lavorare con la consapevolezza dell'importanza che l’industria resti attiva per sostenere la nostra economia. Sono molto orgogliosa di far parte dell'industria farmaceutica ucraina.

 

Vorrei anche sottolineare che molti produttori di attrezzature, i nostri clienti, stanno creando delle condizioni speciali per le aziende farmaceutiche senza costi aggiuntivi e inviano aiuti umanitari per l'Ucraina. Un ringraziamento speciale va quindi ai nostri partner che hanno dichiarato apertamente la loro posizione e chiamano le cose con il loro nome.

 

 

4.       Può darci una panoramica dei vostri mercati di riferimento?

 

Alla fine del 2021, data la notevole crescita negli ultimi anni in Ucraina delle industrie cosmetiche e veterinarie, che mostrano indici economici in aumento grazie ai numerosi investimenti internazionali e locali, abbiamo pianificato di rafforzare anche in questi mercati la nostra offerta. Abbiamo già sviluppato nuovi progetti rivolti ai professionisti di tali settori, e speriamo vivamente di riuscire ad attuarli il prima possibile.

 

5.       Infine, Pharmintech e IPACK-IMA 2022: siamo molto contenti del vostro coinvolgimento come media partner e non vediamo l'ora di accogliervi in presenza, se non a questa, sicuramente alla prossima edizione. Pensate che i nostri show possano essere un nuovo punto di partenza per il mercato ucraino, quando finalmente sarà possibile?

 

Siamo entusiasti di lavorare con gli organizzatori delle mostre Pharmintech e IPACK-IMA, tra gli eventi chiave per i nostri clienti e per i produttori locali di farmaci e cosmetici. Sappiamo che i professionisti della nostra regione visitano regolarmente questi eventi principalmente per aggiornarsi sulle ultime novità tecnologiche e sui trend del settore, e le vostre piattaforme di comunicazione sono molto apprezzate.

Purtroppo, quest'anno non saremo in grado di venire a causa della guerra in Ucraina. Sicuramente in occasione della prossima edizione vedrete una delegazione significativa dal nostro paese: dovremo ricostruire le nostre strutture e avremo sicuramente bisogno di molte attrezzature! Anche il sostegno finanziario al nostro paese da parte dei partner occidentali permetterà alle nostre aziende di accedere a molti nuovi progetti e di rialzarsi in piedi. Conoscendo l’affidabilità delle aziende italiane e la qualità delle loro soluzioni, sono convinta che non rimarranno in disparte e saranno coinvolti per i futuri progetti in Ucraina.

Con grande piacere renderemo ancora una volta possibile il network tra i produttori di prodotti finiti e gli sviluppatori di attrezzature!