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06/11/23

Italia prima in Europa nel recupero e riciclo supera le aspettative dell’UE

Il primato dell’Italia nella raccolta differenziata e nelle successive fasi di riciclo è cosa ormai nota, ma leggere i volumi e i numeri in campo offre un quadro più preciso dell’impatto di una politica di successo. Secondo la nuova Relazione Generale consuntiva recentemente comunicata da CONAI, infatti, la percentuale di rifiuti riciclati nel nostro paese ha ormai raggiunto la considerevole quota del 71,5%, con oltre 10 milioni e 400 mila imballaggi condotti a una seconda vita grazie a un sistema efficiente che vede consorzi e industria uniti con un comune obiettivo.

 

I rifiuti diventano quindi una risorsa e i processi di separazione e riciclo delle autentiche miniere da cui attingere materia prima per produrre confezioni di qualità, con un forte contenuto ecologico e senza condizionare le proprietà di barriera.


Con queste performance, L’Italia supera le richieste della stessa Unione Europea in materia di riciclo, che ha fissato al 65% entro il 2025 e al 70% entro il 2030 l’obiettivo di raccolta annua da parte degli Stati Membri. Ma non si tratta solo di volumi, bensì anche di metodologie di calcolo, su cui l’Unione con la Decisione 2019/665, ha definito parametri più restrittivi spostando il punto di misurazione ed eliminando dal conteggio alcuni scarti industriali legati al trattamento delle plastiche.

 

Guardando ai dati segmentati in base al materiale, infine, quello che emerge è una filiera funzionante in tutte le sue componenti, capace di raccogliere, separare e avviare quindi a una seconda vita, ben 418mila tonnellate di acciaio, 60mila di alluminio, 4 milioni e 311mila di carta, 2 milioni e 147mila di legno, un milione e 122mila di plastica e bioplastica, 2 milioni e 293mila di vetro.

 

Per approfondimenti: CONAI