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12/01/24

Obiettivo sostenibilità in ambito packaging per Ferrero

Ferrero, storico visitatore di IPACK-IMA, è oggi stabilmente classificato tra i primi brand al mondo per la sua reputazione. Ciò è dovuto anche alle importanti iniziative di responsabilità sociale del Gruppo e all’approccio “We care for the better”, con cui l’azienda si impegna a mantenere le promesse per avere un impatto positivo sulle persone e sul pianeta

La parola a Paola Avogadro, Global Packaging Design Director, con cui approfondiamo la strategia di sostenibilità del gruppo in ambito packaging.

 

1.  Il Gruppo Ferrero è da tempo impegnato in termini di sostenibilità in ambito packaging: l’obiettivo è progettare gli imballaggi affinché siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Ci può spiegare qual è il piano d’azione in questo percorso?

 

Ferrero ha da sempre voluto assumere dei concreti impegni di cura e attenzione verso le Persone e il Pianeta, riconoscendone una valenza non secondaria rispetto agli obiettivi di performance economica: oggi, sono di fondamentale importanza partnership, collaborazioni, certificazioni e l’accesso a nuove tecnologie, volte a costruire una strategia globale sulla sostenibilità, strutturata attorno ai pilastri della protezione dell'ambiente, dell’approvvigionamento sostenibile, della promozione del consumo responsabile e della valorizzazione delle persone.

 

Il nostro impegno su un tema chiave, prioritario per un’azienda che opera nei mercati del largo consumo confezionato, come quello della plastica e degli imballaggi ci vede impegnati ad una progressiva riduzione dell’uso di plastica, ad una sostituzione degli imballaggi problematici e a progettare il nostro packaging affinché sia riciclabile, riutilizzabile o compostabile. Il Gruppo si è inoltre impegnato a ridurre del 10% l’uso di plastica vergine e ad aumentare fino al 12% l’utilizzo di plastica riciclata.

 

Ferrero ha raggiunto importanti traguardi: al 2022 circa l’89% del packaging Ferrero era già progettato secondo linee guida di ecodesign, per essere riciclabile, riutilizzabile o compostabile. Diversi prodotti commercializzati in Italia hanno visto importanti trasformazioni negli ultimi anni. La gamma di merendine Kinder e Ferrero distribuite in Italia, ha visto rivoluzionare il proprio packaging, grazie all’adozione di un sistema di confezionamento innovativo basato sull'utilizzo di un film a base carta, riciclabile nella carta, in linea con le disposizioni della raccolta differenziata, riducendo dell’80% l’uso di plastica rispetto alle confezioni precedenti, pari a circa 360 tonnellate di plastica in meno.

 

Il percorso di Estathé, bevanda leader di mercato in Italia, è iniziato a cavallo tra il 2019 e il 2020 con l’introduzione della bottiglietta in vetro, che si è affiancata alle referenze in lattine di alluminio 100% riciclabili. Nel 2021 è stata sostituita la cannuccia in plastica del bicchierino, con una versione in carta. Dal 2022 sono state introdotte sul mercato le nuove bottiglie di Estathé fatte con il 100% di plastica riciclata e 100% riciclabili. Seguirà l’introduzione del tappo non disperdibile entro il 2024.

 

2.  Le vostre sono confezioni iconiche e in questi anni ne avete ripensate alcune creando nuovi imballi sostenibili. State esplorando progetti per testare nuovi materiali di imballaggio compostabili e quali?

 

Il nostro obiettivo principale è quello di progettare secondo le linee guida di ecodesign, con focus sulla sostenibilità dei nostri imballi. Ferrero ha una lunga storia di innovazioni volte a migliorare la sostenibilità del proprio packaging. Le sfide in questo senso stanno crescendo esponenzialmente negli ultimi anni e richiedono partnership e collaborazioni con tutti gli attori della filiera. Per garantire che il packaging possa essere riciclabile, i progettisti devono scegliere attentamente i materiali in modo che nessun componente interferisca con il riciclo e l'imballaggio finale possa essere raccolto, selezionato ed infine riciclato per dare vita ad una materia prima seconda di valore. Per favorire la scelta a monte, è fondamentale definire chiare linee guida di ecodesign, e con questo obiettivo, Ferrero partecipa attivamente a gruppi di lavoro all’interno di associazioni come 4Evergreen, Ceflex e Recyclass che vedono collaborare riciclatori, fornitori, aziende… verso l’importante obiettivo di contribuire allo sviluppo della filiera di raccolta e riciclo del materiale, identificando opportunità di utilizzo della materia prima seconda.

 

In Ferrero da anni si utilizzano diversi materiali selezionati in base alle caratteristiche specifiche in relazione al prodotto e da anni lavoriamo in ottica del rispetto di quelle che comunemente chiamiamo “le 5R”: rimozione (di imballaggi in eccesso), riduzione (del consumo di materiale), riutilizzo (delle confezioni), rinnovabilità dei materiali, riciclabilità (del packaging), in modo da garantire una migliore circolarità. Con la firma del New Plastics Economy Global Commitment, Ferrero ha scelto di giocare un ruolo attivo e concreto impegnandosi ad eliminare gli imballaggi in plastica critici o superflui attraverso la riprogettazione, l'innovazione e nuovi modelli di delivery. Crediamo infatti nel ruolo di queste iniziative, volte a creare economie di scala e far convergere gli sforzi individuali delle aziende in direzione di un obiettivo comune. In linea con questo impegno globale, riteniamo fondamentale investire anche nelle persone e nelle nuove competenze ed abbiamo potenziato i nostri dipartimenti di R&D con l’obiettivo di garantire una spinta ulteriore per esplorare progettualità nuove e valutare nuovi materiali di imballaggio per applicazioni mirate.

 

I materiali compostabili oggi fanno parte degli stream su cui lavoriamo, tenendo conto di tutta la filiera, dalle materie prime, al fine vita e sulla base del concetto della scelta del materiale corretto per l'uso specifico. Esistono sicuramente applicazioni specifiche, in paesi specifici, in cui un materiale compostabile porta a ridurre l’impatto ambientale rispetto a plastiche standard. Ci sono poi applicazioni in cui oggi utilizziamo plastiche standard, altamente riciclabili e con filiera consolidata in tutto il mondo – come il PET delle bottiglie – per cui il compostabile non porta un beneficio concreto. Crediamo sia di fondamentale importanza, ancora una volta, una comunicazione corretta e trasparente nei confronti dei consumatori quando si affronta questo tema.

 

3.  Per un brand come Ferrero, da sempre presente nelle case di tutti i consumatori, come si affronta la sfida di rispondere alla crescente attenzione verso imballaggi più sostenibili ma allo stesso tempo garantire alti standard di sicurezza alimentare e salubrità del prodotto all’interno?

 

Gli imballaggi per Ferrero nascono insieme al prodotto e hanno un ruolo fondamentale. I nostri prodotti contengono ingredienti freschi e selezionati come nocciole, cacao, latte, wafer che sono sensibili ad agenti esterni. Il packaging deve fare in modo che il prodotto rimanga integro e mantenga la sua fragranza da quando viene prodotto in stabilimento, per tutta la catena di distribuzione e poi fino a casa del consumatore, dove verrà aperto e finalmente gustato. Ma non basta tenere presente i criteri di protezione nella scelta dell’imballo, esiste un tema importantissimo di sicurezza alimentare che è al centro di ogni nostra scelta. Inoltre, ogni singolo imballo nasce in seguito ad un processo creativo dove design e tecnologia vanno di pari passo con l’obiettivo di rispondere nel modo migliore alle esigenze del prodotto e dell’ambiente. Questo ci permette di avere confezioni che esistono da 50 anni e sono ormai icone riconoscibili in tutto il mondo come il vasetto o i bicchieri di Nutella, che al contempo sono anche esempi lampanti di circolarità e riuso, in linea con le esigenze attuali.

 

La pandemia ha generato una sensibilità maggiore nei confronti del packaging sicuro, ermetico, protettivo nei confronti del prodotto – che sono da sempre priorità per Ferrero. Siamo forti sostenitori della scelta del materiale giusto per ogni esigenza. In questo contesto è interessante riconoscere che la plastica ha dimostrato ancora una volta il suo valore nel proteggere adeguatamente alcuni prodotti.

 

Altrettanto importante per le famiglie, è sicuramente evitare lo spreco alimentare. Anche in questo senso, il packaging gioca un ruolo fondamentale. La plastica offre una garanzia che oggi stiamo cercando di ottenere anche da nuovi materiali base carta, o biodegradabili, in fase di sviluppo. È innegabile riconoscere che ci vorrà del tempo perché i materiali nuovi raggiungano le performance che la plastica ha ottenuto in 50 anni di sviluppo. Per questo è così importante oggi affiancare alla ricerca sui nuovi materiali un lavoro mirato di sviluppo dell’infrastruttura per un sempre più efficace riciclo delle plastiche.

4. Qual è il ruolo del packaging nel canale retail e quali sono gli standard che oggi i retail richiedono, e che impatto hanno a livello produttivo?

 

Il packaging gioca da sempre un ruolo fondamentale per il canale retail, contribuendo fin dalla fase di gestione efficiente della logistica, allungando la shelf life e proteggendo la qualità del prodotto lungo tutta la filiera di distribuzione, contribuendo dunque agli obiettivi comuni di riduzione del food waste e, infine, offrendo il primo punto di contatto col consumatore una volta a scaffale.

 

Oggi il cittadino subisce una grande pressione mediatica sui temi ambientali, spesso a forte impatto emozionale. Il retail ha adeguato approccio e politiche ambientali delle private label alle aspettative del consumatore che chiede la tranquillità di scegliere prodotti e packaging che sono progettati in modo sostenibile. La possibilità del trade di rispondere in modo positivo a questa aspettativa del consumatore è fondamentale e alla base del rapporto di fiducia. Per questo, e per far fronte a crescenti pressioni regolatorie, il retail ha alzato moltissimo il livello di priorità nei confronti del packaging sostenibile e chiede ai Brand Owner come Ferrero un contributo più proattivo rispetto al passato. Riceviamo domande frequenti dai nostri principali clienti, in merito ai materiali dei nostri imballaggi, riciclabilità, contenuto di riciclato. Siamo allineati con obiettivi comuni di riciclabilità e riduzione, e questo rende possibile un dialogo costruttivo.

 

5. Più sostenibile, più leggero, meno materiali, quali dunque le tendenze del packaging del futuro?

 

Provo a riassumere: materiale corretto e indicato a seconda dell’uso specifico, senza escludere o penalizzare nessun materiale, ma applicando un approccio science ed evidence based. Eliminare i materiali che non servono, se possono essere eliminati. Ridurre i materiali che possono essere ridotti, senza pregiudicare qualità e sicurezza alimentare. Infine, curiosità ed apertura ad esplorare nuovi materiali che ancora non conosciamo, approccio proattivo allo sviluppo e prova di tecnologie di selezione e riciclo sempre più efficaci, e infine adozione crescente di materiali riciclati idonei al contatto alimentare per chiudere un cerchio virtuoso.