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04/09/23

Ridurre lo spreco alimentare, una questione Europea

Sono 59 milioni le tonnellate di rifiuti alimentari che si stima vengano prodotte in Europa, per un valore complessivo di 132 miliardi di euro, pari al 10% di tutto il cibo fornito a negozi, ristoranti e servizi di ristorazione.

 

Ogni cittadino spreca quindi ogni anno circa 131 kg di alimenti che potrebbero essere riutilizzati e conservati potenziando il ruolo centrale del packaging e sviluppando in modo esteso servizi di recupero di cibo ancora adeguato al consumo per reimmetterlo in circuiti commerciali. Ed è proprio su questa ipotesi che si sta concentrando la nuova proposta della Commissione Europea.

 

Lo spreco alimentare vale 252 milioni di tonnellate di CO2 equivalente o circa il 16% delle emissioni totali di gas a effetto serra prodotte dalla filiera alimentare UE: ne consegue che l’impatto sull’ambiente è di proporzioni enormi.

 

Il piano della Commissione si impegna a dimezzare lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e al consumo entro il 2030 e ridurre le perdite alimentari lungo la filiera produttiva, facebdo in modo che gli Stati membri riducano gli sprechi del 10% a livello di trasformazione e produzione, e del 30% (pro capite) congiuntamente al dettaglio e al consumo (ristoranti, servizi di ristorazione e ambito domestico), con un riesame dei progressi raggiunti entro fine 2027.

 

Ora la proposta passerà al vaglio del Parlamento e del Consiglio con procedura ordinaria.

 

Ne parla QUI la testata online LatteNews