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21/04/22

La rivoluzione High Speed Cold Dryer di PIM

Grazie all’expertise ventennale del proprio Team Tecnico, PIM si è distinta fino ad oggi in operazioni di ammodernamento, revamping e automazione di impianti per il settore agroalimentare, rilevando negli anni l’esigenza di profonda innovazione di un settore fortemente energivoro, condizionato dall’uso di combustibili fossili e legato a lunghi tempi di essiccazione se non a discapito della qualità del prodotto lavorato.  Di fronte a tali evidenze il CEO Sonia De Bortoli Gazzuola e il Direttore Tecnico Vittorio Cogo hanno avviato nel 2018 un’intensa attività di Ricerca e Sviluppo, nata dall’unione di valori etici e competenze, volta a sviluppare soluzioni rivoluzionarie nel mondo dell’essiccazione di alimenti.

 

 

  Che tecnologia valorizzate in particolare in questo periodo?

 

“Dopo 4 anni di ricerca e sviluppo”, come afferma il CEO Sonia De Bortoli Gazzuola, “anche grazie a collaborazioni internazionali, PIM è orgogliosa di presentare in IPACK-IMA il rivoluzionario sistema di essiccazione HSCD, un impianto tecnologico altamente innovativo, brevettato a livello internazionale, che sfrutta onde elettromagnetiche non ionizzanti applicate in diverse combinazioni con risultati straordinari in termini di Risparmio energetico, sostenibilità ambientale, significativa riduzione dei tempi di essiccazione, importante riduzione degli ingombri nel rispetto delle qualità organolettiche del prodotto trattato, recupero dell’acqua estratta, tutto ovviamente in linea con i requisiti legati all’Industry 4.0.

 

Un sistema di essiccazione, l’HSCD, che cambia radicalmente il tradizionale modello produttivo e che consente di lavorare i prodotti alimentari tramite un processo ad alta resa che oltretutto, grazie al basso fabbisogno di energia, risulta alimentabile anche totalmente da fonti rinnovabili, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2”.

 

 

Che aspettative avete sulla manifestazione?

 

IPACK-IMA si svolge in un periodo storico che, mai come prima, rappresenta l’urgenza di soluzioni in tema di significativo risparmio energetico, di minore dipendenza dall’uso di combustibili fossili, di esigenza di circolarità, di salvaguardia dell’ambiente, di recupero di ogni risorsa possibile in tutte le fasi della lavorazione alimentare.

 

“Riteniamo che il sistema di essiccazione HSCD”, come conferma Vittorio Cogo, Responsabile del nostro comparto di Ricerca e Sviluppo, “possa rispondere in modo ottimale ad esigenze che le congiunture attuali hanno portato in primissimo piano”.

 

 

Che prospettive vedete per il mercato 2022?

 

“Siamo consapevoli del fatto che stiamo presentando una tecnologia di essiccazione che cambia radicalmente il tradizionale modello produttivo, ma siamo altrettanto certi del fatto che il mercato ha necessità di adeguarsi quanto prima possibile ad un approccio più sostenibile e rispettoso e accoglierà con interesse una proposta che consente ai produttori del settore agroalimentare di ottenere enormi  benefici in tema di risparmio energetico e qualità produttiva derivante da un sistema di essiccazione ad alta velocità e a bassa temperatura, con tutti i vantaggi noti rispetto alle qualità organolettiche e nutrizionali, tipiche del prodotto artigianale e che, oltretutto, li avvicina ai requisiti del bilancio sociale agenda 2030”.

 

 

“Quella di PIM”, dichiara infine il CEO Sonia De Bortoli Gazzuola, “è una grande famiglia, ad ampia connotazione femminile, dove giovani talentuosi si stanno formando con la coscienza che “impossibile” è solo il nome che diamo a ciò a cui non abbiamo ancora trovato una soluzione efficace ed efficiente.

 

PIM sta promuovendo una formazione e uno sviluppo basati su principi, valori etici e rispetto per il pianeta, con la consapevolezza che il futuro dell’ambiente è imprescindibilmente legato al nostro futuro e che, per quanto una sfida possa sembrare impegnativa e talvolta più grande di noi, c'è sempre un modo diverso di vedere le cose”.